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giovedì, febbraio 27, 2014

Carnevale.. ogni vestito vale!

Ultimamente mi accorgo come Tobias pensi esattamente come suo padre.

Per Carnevale si ha almeno un anno di tempo per pensare al costume.
E' forse troppo?
Vabbe', allora riduciamolo ad un mesetto...

Quest'anno la sua prima idea e' stata da GIULLARE (relativamente facile, eccezion fatta per le scarpe).
Ma, quando avevo gia' tutto in mente, ecco che l'idea e' stata stravolta in CLOWN!

Visti i ristretti tempi, ho iniziato un frenetico giro alla ricerca di qualche pezzo di costume ma: NIENTE!

Tutti i negozi disponibili (lidl, Aldi, Norma, Penny) avevano gia' rimosso i costumi, e dire che mancava ancora un mese di tempo!

Mi sono ridotta a cercare qualche capo qua e la', trovando poi anche un costume bello e pronto (che ho acquistato a poco).

Inutile dire che mio figlio NON ha voluto indossare quello pronto, ma il nostro.. beh, sono stata proprio orgogliosa della sua scelta (anche se non glielo ho detto chiaramente).
L'unicita' e' unica e bisogna mantenerla!









Le scarpe "giganti" sono di Geppetto; mentre le bretelle di Opa.
Combinazione fortunata, visto che hanno gli stessi colori dei pantaloni che ho recuperato!

Per il trucco?
Solo una cosa leggera, per resistere alla prime ore di scuola.
Dalle 10 inizia la festa, e ci si potra' truccare ulteriormente.



Un po' qua ... und ein bisschen dort

mercoledì, febbraio 26, 2014

Primavera?

Al momento - pare - la primavera e' arrivata anche nel nostro giardino.

Nonostante le temperature "glaciali" della mattina (oggi eravamo a -4), i primi boccioli e gemme si stanno facendo notare.

Speriamo solo che non arrivi una gelata, altrimenti.. addio fiori!







Un po' qua ... und ein bisschen dort

lunedì, febbraio 24, 2014

Oggi si va a scuola cosi'









Il tutto per festeggiare il Complemese.
Ebbene si, siamo oramai a 6anni e mezzo!

.. ed io che non stiravo piu' da anni..  mi sa che devo riprendere questa noiosa attivita', e riguardare (tentare di fare) un planning settimanale!



Un po' qua ... und ein bisschen dort

domenica, febbraio 23, 2014

Torta di mele




quello che si vede nella foto e' cio' che e' avanzato.
E dire che avevo preparato, con un singolo impasto, 2 belle tortiere (piccole).

Ok..ok.. devo ammettere che ho provato anche a surgelare una parte... non so come risultera'.

Questa, dunque, e' un'altra ricetta delle innumerevoli con le mele.

L'ho presa da qui , ma non ho usato la procedura descritta per l'utilizzo dell'uvetta.
Un po' perche' non avevo letto la ricetta prima, giusto per gli ingredienti; un po' perche' pensavo che bastasse lasciarla in ammollo ed infarinarla; un po' perche' non mi volevo "stressare troppo".

Ad ogni modo sta di fatto che alla base della torta sono precipitati tutti gli acini di uvetta ed i pezzetti di mela.
Ed io che pensavo restassero mischiati nell'impasto!
Magari e' capitato solo a me.

Ecco il mio solito copia-incolla della 'parte saliente':

Torta di mele e mandorle: 

(Dose per una tortiera da 26)
  • 3 uova
  • 90 gr di burro
  • 150 gr di zucchero
  • 200 gr di farina 00
  • 40 gr di fecola di patate
  • 150 gr di latte
  • 3 mele
  • 16 gr di lievito per dolci
  • 1/2 stecca di vaniglia
  • 90 gr di uvetta
  • 2 gr di sale
  • una grattugiata di buccia di limone (bio)
Qualche ora prima di preparare la torta (esempio io ho fatto la torta a merenda, e l’uvetta l’ho ammollata al mattino presto) dovete pesare l’uvetta e metterla a bagno per circa 30 minuti con acqua a 38°. Passata mezz’ora scolatela lavatela bene e rimettetela in ammollo per circa 2 ore abbondanti con acqua tiepida. Passate le 2 ore, scolatela bene stendetela in un canovaccio pulito arrotolatela all’interno (in maniera che si asciughi) e ponetela in frigo fino al momento dell’utilizzo. Accendete il forno a 180° in maniera che vada a temperatura mentre preparate l’impasto per la torta. Fondete il burro in un pentolino a fuoco dolce, spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Sbucciate le mele e tagliatele a cubettini piccoli (1x1cm) e mettetele in un piatto a parte. Montate i bianchi a neve ferma. In una ciotola capiente versate lo zucchero e i tuorli. Con una frusta, oppure un frullino elettrico batteteli fino ad ottenere una crema. Aggiungete poi, la farina setacciata, il burro fuso, i semi della vaniglia, il sale, poca scorza di limone grattugiata, lievito e latte. Mescolate bene bene fino ad ottenere una massa omogenea. Incorporate piano piano con l’aiuto di un cucchiaio di legno gli albumi montati a neve, mescolando dal basso verso l’alto. A questo punto versate i cubetti di mele e l’uvetta nella massa e mescolate delicatamente. Imburrate e infarinate la tortiera e versate l’impasto. Decorate con mandorle a scaglie e infornate.
A 180° ventilato, ci vorranno circa 30/35 minuti, dipende dal vostro forno. Prima di sfornare è bene comunque fare la prova dello stecchino. Una volta cotta, sfornate e fate raffreddare su una gratella. Servite con una spolverata di zucchero a velo.

Nel mio caso i 30-35 minuti non sono bastati, l'interno e' restato totalmente bagnato.
Cosi' ho prolungato di un po'


Un po' qua ... und ein bisschen dort

venerdì, febbraio 21, 2014

Una ricetta e

3 opzioni.

Questa ricetta l'ho presa da PandiPane e, per essere la prima volta, non mi sono trovata male.

L'unico difetto, o accorgimento per la prossima volta, e' quello di dividere la quantita' in due, in quanto il mio Kenfood (come lo chiamiamo in casa) ha lavorato bene, ma l'impasto si e' avvinghiato come un serpente risalendo la frusta, sino al motore.








Ho impastato tutto con l'intenzione di fare una focaccia (alta) ed una pizza (bassa).
Il restante impasto l'ho utilizzato per creare dei piccoli panini.

Ora, pero', non chiedetemi come!
Lo dico TUTTE le volte che devo scrivere il procedimento modificato (almeno per me).

Naturalmente non ho aspettato una completa lievitazione, proprio non ce la faccio ad attendere per cosi' tanto tempo.

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mercoledì, febbraio 19, 2014

Venerdi' sera






Dal  gennaio 2014, e' possibile vedere _IN_CHIARO_ il canale "Disney Channel".

E' diventato uno della "famiglia", dato che gli altri cartoni animati sono cosi' pietosi che mi rifiuto di vederli (io) e di farli vedere a Tobias.

Cosi', da qualche settimana a questa parte, abbiamo iniziato il nostro appuntamento del "Venerdi' Sera".
Alle 20:15 siamo gia' svaccati sul divano, pronti a vedere il cartone trasmesso e.. con una ciotola piena di pop-corn a disposizione!

Magari nelle prossime settimane cerchero' di organizzarmi con altri dessert, giusto per non restare nella solita monotonia.

Consigli?

Buona visione a tutti!




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lunedì, febbraio 17, 2014

(A)matriciana



Tanja, una mia amica di qui, mi ha chiesto se conoscevo la ricetta della (a)matriciana, dato che la adora.

Ho fatto un veloce giro e... proprio non lo sapevo, ma pare esista anche il sito con la ricetta ufficiale(??).



Cosi', seguendo le indicazioni, l'ho seguita per quanto possibile fino ad ottenere il risultato nella foto.

Questa la sua storia (da Wiki):

L'antenata della amatriciana è la gricia (o griscia). Secondo alcuni, il nome deriverebbe da gricio. Così era chiamato nella Roma dell'Ottocento il venditore di pane ed altri commestibili. Un gruppo di questi era immigrato dal Cantone svizzero dei Grigioni, dando origine al termine. Secondo un'altra ipotesi questo nome deriverebbe da un paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli, di nome Grisciano. La griscia era ed è ancora conosciuta come l'amatriciana senza il pomodoro, anche se differisce per alcuni ingredienti.
L'invenzione della salsa di pomodoro (e quindi il termine post quem per l'introduzione del pomodoro nella gricia, creando l'Amatriciana) risale alla fine del diciottesimo secolo: la prima testimonianza scritta dell'uso della salsa di pomodoro per condire la pasta si trova nel manuale di cucina L'Apicio Moderno, scritto nel 1790 dal cuoco romano Francesco Leonardi.
Nell'Ottocento e sino all'inizio del Novecento la popolarità della pietanza a Roma si accrebbe considerevolmente. Questo avvenne a causa degli stretti contatti - a quel tempo già pluricentenar — tra Roma ed Amatrice. A quei tempi parecchi osti e i trattori della città erano originari di Amatrice, così che il termine "Matriciano" venne a significare "locanda con cucina". L'Amatriciana fu estremamente bene accolta e - anche se nata altrove - venne rapidamente considerata un classico della cucina romana. Il nome della pietanza in Romanesco divenne matriciana a causa dell'aferesi tipica di questo dialetto.


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sabato, febbraio 15, 2014

Ecco una spiagazione



E poi vi lamentate se definisco questo paese Patatolandia?

Ecco qua un'ulteriore prova!
Effettivamente non e' stata scattata qui in  Germania, ma in una sua nazione confinante (Austria).

Poss aggiungere che, dopo aver cercato qualche info, amo queste frasi:


  • No question about it; potatoes are healthy. They provide energy, carbohydrates, protein and more vitamin C than any orange! For many decades they were with us the staple food on the population. As hash browns, fried potatoes or boiled potatoes
  • Cough? Cold? In many cases, help grandma's home remedies on. We save you the peeling, cutting and cooking of potato wrap

 Sapevo (per sentito dire dalla nonna) che la patata allevia le scottature e le infiammazioni, ma vederla gia' schiacciata un una crema/balsamo mi fa il suo effetto.

E no, questa volta non ho fatto acquisti !

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venerdì, febbraio 14, 2014

Scuola

La scuola e' gia' iniziata da diversi mesi.
E, con la scuola, anche l'insegnante e' cambiata quasi subito, causa maternita'.

Fortunatamente la supplente li seguira' sino alla fine dell'anno scolastico, cosi' da avere continuita' di insegnamento.

La maestra arriva da tutt'altra scuola, cosi' ha "rivoluzionato" un po' la solita routines scolastica.
Se per alcune cose ha mantenuto la continuita' (niente voti, ma premi con carte), dall'altra parte ha adottato sin da subito la metodologia di effettuare test.

A mio avviso e' una cosa positiva, non tanto per stressare gli alunni, quanto per valutare l'apprendimento della classe.
A quanto pare non accetta il fatto di copiare, se lo si fa, il foglio viene ritirato e strappato.

Con la matematica ce la caviamo abbastanza, ma non cosi' bene con il tedesco.
Ecco qui l'ultimo esempio di test effettuato:




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giovedì, febbraio 13, 2014

Die Eiskönigin – völlig unverfroren

Lo scorso weekend, Stephan doveva lavorare.
Cosi', per farlo stare un po' in pace da noi, con Tobias siamo andati al cinema.

Ad essere sincera non abbiamo neppure visto bene che cosa offriva, ma abbiamo accettato direttamente l'offerta proposta:

Die Eiskönigin – völlig unverfroren


Non si tratta di un grosso cinema, ma 2 sale sono presenti, seppure piccole (altro che Arcadia o gli ultimi MultiCinema!).

La storia e' stata abbastanza particolare, per quanto abbia potuto capirne io!
Ma quello che piuÄ mi e' dispiaciuto e' stata la facilita' di Tobias di farsi assimilare dai compagni di classe, senza un minimo di autocritica.

In effetti, al termine, gli ho chiesto se pensava che la Regina Elsa era buona o cattiva.
La risposta innocente e' stata "cattiva".
Ma come e' possibile? Posso dire che non ha capito molto?

Voi cosa ne pensate?
A mio avviso, nonostante abbia "gelato" tutto, non era affatto CATTIVA.
Il mio personaggio preferito? Indubbiamente



Molto divertente e' stato il cartone animato che ha preceduto lo spettacolo vero e proprio.
Non me lo aspettavo proprio di vedere che passi da gigante abbia fatto il 3D.
Parevano proprio _fuori_ dallo schermo, tanto e' vero che pensavamo fossimo inondati dall'acqua!


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martedì, febbraio 11, 2014

BR münchner rundfunkorchester






Settimana scorsa siamo andati in Monaco, vicino alla stazione centrale, per sentire un concerto per ragazzini.

Siamo andati direttamente a 'BR münchner rundfunkorchester' dove l'orchestra a suonato live direttamente per noi,
Una voce maschile parlava, mentre una ragazza interagiva (poco) con il pubblico ma era sincronizzata con il Direttore d'Orchestra e l'orchestra stessa.

L'idea era nata dalla maestra di musica di Tobias, ma poi non abbiamo fatto a tempo ad acquistare i biglietti tramite lei, cosi' siamo comunque andati per conto nostro.

L'atmosfera era del tutto informale, tanto che eravamo seduti su dei cuscini per terra... e piu' tardi c'e' stata la battaglia per raccoglierli e consegnarli (una tra le cose che hanno catturato l'attenzione di mio figlio).
Ma va bene anche questo...

Purtroppo abbiamo impiegato piu' tempo ad arrivare che quello speso nel sentire il tutto (circa mezz'ora), ma ne e' valsa la pena.

Dopo il "Concerto di Natale", una mazzata che abbiamo sentito in Chiesa con tanto di organo e con la sottoscritta che si stava addormentando, questo era piu' a misura di ragazzini.
Peccato a non averlo saputo prima, chissa' quante possibilita' ci sono sfuggite!

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lunedì, febbraio 10, 2014

Ovomaltine crunchy cream

Ovomaltine crunchy cream

Quando ero piccola, ogni tanto mia mamma prendeva le barrette di Ovomaltina e me le mangiavo.

Un mio amico mi ha suggerito questa (grazie Luca), cosi' l'ho provata come alternativa alla solita crema nutellosa.

In effetti sono ben diverse tra le due ma entrambe meravigliose.

In pratica mi sembra, quasi, di addentare una barretta e lasciarla sciogliere in bocca.
Ci trovo i piccoli pezzettini che scrocchiano sotto i denti.

Ho visto che in Italia non si trova, mi spiace molto, visto che dovrete aspettare prima di poterla assaggiare  :)

Questo e' il link al sito ufficiale (in tedesco) e, a quanto pare, le sorprese non sono ancora finite!


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sabato, febbraio 08, 2014

Folletto... byebye




Dopo anni di valoroso servizio, passato di mano in mano da mia mamma poi a me, con sommo rammarico la vigilia di Natale il mio valoroso Folletto ha deciso di abbandonarmi.

Proprio sul piu' bello.. con la casa piena di aghi di pino!

Il sacchetto era oramai tracolmo, ma e' stato il motore a cedere ed a puzzare.

In effetti lo avevamo solo da alcuni anni... essendo un VK116/117, potrebbe essere del lontano 1972.
Ma li ha sempre portati bene!

Qualcuno necessita delle parti di ricambio?





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venerdì, febbraio 07, 2014

Copricartella

Il primo che dice che non ho nulla da fare, alzi la mano...
lo uccidero' all'istante!

Copricartella


Modello e carattere e' stato scelto da lui.



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lunedì, febbraio 03, 2014

Topinambur



Topinambur


perche' disdegnare verdure "sconosciute"?

Non sono male i topinamburg.. hanno un dolce e gradevole sapore, un mix tra carciofo e patata.

In questo caso li ho solamente stufati, con un pizzico di prezzemolo fresco (surgelato) a fine cottura.

Purtroppo, almeno per me, hanno provocano degli effetti negativi nel mio intestino ;)

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sabato, febbraio 01, 2014

Ossibuchi!

Era una vita che non li mangiavo.
Tobias non li ha voluti neppure odorare, ma e' rimasto un po' sorpreso dall'osso "cavo".
Stephan non li ama.

Ma che dovevo fare?
Cucinarne uno solo?
Cosi' ne ho presi 3, non particolarmente grossi ma... il risultato e' stato delizioso (almeno per me).

Ossibuchi

Spero Allan Bay mi voglia perdonare, se non ho seguito ALLA LETTERA la sua ricetta (Cuochi si diventa) ma sono stata presa alla sprovvista, per la loro preparazione...

Ad ogni modo, eccola, dalla quale ho preso un ottimo spunto (modificandolo un po', per lo meno per quanto riguarda gli ingredienti utilizzati..

Incidete i bordi di 4 ossibuchi tratti dal muscolo posteriore del vitello e alti 4 cm con 3 piccoli taglietti ciascuno per evitare che si arriccino durante la cottura.
Infarinateli e scrollateli bene per eliminare l'eccesso di farina.
In un largo tegame rosolateli in abbondante burro 5minuti per lato. Toglieteli dal tegame, unite 6 cucchiaiate di soffritto di cipolle, 1 spicchio d'aglio e 1 bicchiere di vino bianco senz'alcool.
Con un cucchiaio di legno grattate il fondo del tegame, per staccare la crosticina, aggiungete 2 pomodori sbollentati, pelati, privati dei semi e tritati grossolanamente e lasciate inaporire per 5minuti,
Rimettete gli ossibuchi nel tegame e cuocete a cuoco basso e a recipiente coperto, bagnandoli di tanto in tanto con qualche cucchiaiata di brodo di carne, per 1h20minuti, Voltate ogni tanto la carne, alla fine regolate sale e pepe.
Intanto preparate la gremolata. Tritate 1 spicchio d'aglio e il giallo di mezzo limone e mescolate con abbondante prezzemolo tritato. Frullate il fondo, emulsionatelo con poco burro e profumatelo con la gremolata.
Disponete gli ossibuchi sui piatti, irrorateli col fondo e serviteli accompagnati da un buon risotto alla milanese.


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